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21 marzo 2023

LIFE A-MAR e Rete Natura 2000, dalla conoscenza al ruolo degli stakeholder

Il 21 marzo 2023, nell’ambito dell’azione A1, si è svolto il secondo seminario formativo del progetto “LIFE A-MAR NATURA2000, conoscere e amare i siti marini della Rete Natura 2000 per proteggerli – Dalla conoscenza al ruolo degli stakeholder” organizzato da Federparchi, capofila del progetto.

Il seminario ha coinvolto, oltre ad alcuni partner di progetto tra cui Federparchi e Triton Research, le istituzioni della Regione Sardegna, nello specifico tre enti gestori dei Siti Marini Natura 2000 tra cui il Parco Nazionale dell’Asinara, l’Area Marina Protetta Capo Caccia e il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena. Diverse inoltre le categorie di stakeholder che sono intervenute – guide naturalistiche, operatori diving, Confindustria Nord-Centro Sardegna – individuate anche nell’ambito del processo di certificazione CETS, la Carta Europea per il Turismo Sostenibile, che il Parco Nazionale dell’Asinara (cofinanziatore del progetto LIFE A-MAR NATURA2000) sta portando avanti.

Numerosi e partecipati gli interventi che hanno illustrato esperienze, criticità e buone pratiche sul tema della fruizione delle Aree Marine Protette e sugli obiettivi di LIFE A-MAR NATURA2000, il cui scopo principale è di sensibilizzare e far conoscere al grande pubblico i siti marini della Rete Natura 2000.

L’incontro è stato introdotto da Maria Villani, Federparchi, coordinatrice del progetto, che ha illustrato gli obiettivi e le azioni di LIFE A-MAR. A seguire Giulia Luzi, Triton Research, si è soffermata sulle iniziative mirate alla valorizzazione dei siti marini target, descrivendo in particolare le varie tappe della campagna velica di sensibilizzazione che nei mesi di maggio e giugno 2023, costituirà l’evento portante attorno a cui sviluppare l’attività di partecipazione e divulgazione di progetto.

Laura Santona, Regione Sardegna, ha inquadrato LIFE A-MAR NATURA2000 nell’insieme delle attività che la Regione porterà avanti nell’attuazione degli accordi internazionali, nazionali e inter regionali per la conservazione e la gestione dei siti marini della Rete Natura 2000. Santona ha poi definito ambizioso ed entusiasmante il progetto LIFE.

Il direttore del Parco Nazionale dell’Asinara, Vittorio Gazale, ha illustrato le caratteristiche dei numerosi siti marini gestiti dal parco e le varie strategie messe in campo, sia per far fronte alla pressione ambientale cui è sottoposta la biodiversità, sia le azioni di gestione e controllo dei flussi turistici. Mariano Mariani, direttore dell’Area Marina Protetta Capo Caccia ha affrontato la questione della complessità della gestione nonchè della normativa per le Aree Marine Protette, che non è sempre chiara, per cui occorrerebbe un processo di semplificazione finalizzato alla divulgazione al pubblico, soprattutto per gli aspetti che riguardano al fruizione turistica.

Giulio Plastina, direttore del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, ha illustrato esperienze di gestione ed ha anche sottolineato come, nel nord della Sardegna, siano concentrate, una vicina all’altra, numerose aree protette (parchi, AMP, ecc.) ma con diversi status giuridici. Ognuna ha diverse regole di fruizione, il che spesso disorienta i turisti e non aiuta nella gestione dei flussi. Sarebbe utile uniformare e condividere le norme per una più efficace azione di conservazione della natura.

Sul tema delle connessioni è intervenuto Roberto Chironi, Confindustria Nord-Centro Sardegna, che si è soffermato sull’importanza di sviluppare reti e sistemi di condivisione fra il mondo delle imprese e le aree protette, soprattutto per strategie di sviluppo comuni. Chironi si è anche soffermato sui cambiamenti nei profili dei turisti, sempre più attenti ai temi della sostenibilità e della conservazione della natura.

Entrando nello specifico della gestione del turismo nelle aree protette Anna Maria Masala, del Parco Nazionale dell’Asinara, ha descritto il processo di acquisizione della Carta Europea del Turismo Sostenibile e come tale strumento costituisca un valore aggiunto per raggiungere il punto di equilibrio fra fruizione sostenibile del territorio protetto e tutela della biodiversità. Sulla stessa lunghezza d’onda Maria Rosa Martinelli, sempre PN dell’Asinara, si è concentrata sulla necessità di sensibilizzare i visitatori anche attraverso la CETS, la specificità, il valore e l’importanza dell’area protetta in cui si trovano (di cui spesso sono ignari) e quindi di orientare i turisti ad assumere comportamenti più attenti.

Discorso analogo è stato fatto da Stefania Pisano, guida ed educatrice ambientale, che ha raccontato delle sue esperienze dirette con i visitatori, di come sia importante “guidarli” alla consapevolezza di cosa significhi essere in un’area protetta, considerato il fatto che molti scelgono la meta per il valore paesaggistico dell’area ignorando l’importanza e la tipologia di protezione del territorio. Pisano ha spiegato come sia importante cercare di spostare l’attenzione dei fruitori sul valore e la bellezza degli ecosistemi, oltre a quella del paesaggio. Giuseppe Dettori, operatore marino, si è detto entusiasta del progetto e della possibilità di condividere esperienze e strategie di approccio alla fruizione sostenibile. Dettori ha rimarcato come sia necessario provare a “rallentare” il ritmo di fruizione dei turisti affinché possano effettivamente scoprire le meraviglie del mare e acquisire coscienza del valore della tutela della biodiversità.

L’incontro è stato concluso da Maria Villani, che ha sottolineato l’importanza di fare rete con gli stakeholder e condividere esperienze e valori di riferimento per la conservazione e una corretta fruizione degli ecosistemi marini, passaggi fondamentali per portare avanti un progetto di alto livello come LIFE A-MAR NATURA2000.