Dal 1992, in Europa è stata costituita una rete ecologica che racchiude migliaia di piccoli siti per la conservazione della biodiversità, che tutelano singoli habitat e specie animali e vegetali.
È la Rete Natura 2000, istituita per proteggere il patrimonio naturale del continente rispettando i dettami della Direttiva 92/43/CEE “Habitat” e della Direttiva 2009/147/CE “Uccelli”. In Italia, per esempio, le aree Natura 2000 coinvolgono circa il 19% del territorio terrestre nazionale e più del 13% di quello marino, ma sono ancora poco conosciute dal grande pubblico.

Anche se molti di questi siti si trovano in Parchi Nazionali e Aree Protette Regionali, spesso non sono noti neppure ad appassionati ed escursionisti, nonostante le specie ad alto valore conservazionistico che ospitano. In tanti casi questa scarsa valorizzazione si deve al carente materiale informativo, spesso difficilmente accessibile e ricco di termini tecnici poco comprensibili, se non per gli addetti ai lavori.
I siti marini Natura2000, istituiti più recentemente di quelli terrestri, sono ancora meno riconoscibili e spesso non sono neppure riportati sulle carte nautiche. Emerge quindi la necessità di valorizzare questo patrimonio, che ha un grande potenziale inespresso.