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Isola di Pianosa – area terrestre e marina

L’Isola di Pianosa è costituita da un substrato tavolato calcareo. Gran parte della vegetazione è stata degradata e sostituita da coltivazioni agricole e pascoli ad opera della colonia penale presente sull’isola. La presenza di quest’ultima rende l’isola pressoché inaccessibile.
I fondali circostanti l’isola degradano lentamente, consentendo lo sviluppo delle praterie di Posidonia oceanica, mentre le aree di substrato roccioso sono limitate, soprattutto alle secche nella parte orientale dell’isola. Ci sono due cavità sommerse di piccole dimensioni sulle secche del Marchese e delle Scola. Nella parte occidentale dell’isola, sopravvivono alcune forme di vegetazione come boscaglie di ginepri, macchie e garighe, che ospitano la flora insulare più significativa, con specie endemiche, rare e di interesse fitogeografico. L’isola è anche importante per la nidificazione di rare specie di uccelli, poiché la mancanza di disturbi e la scarsa presenza di colture e pascoli la rendono un luogo di grande interesse per la sosta e l’invernamento degli uccelli migratori.