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Isola di Lipari

L’isola di Lipari risulta avere un’origine piuttosto antica come confermato dall’assenza di edifici vulcanici ben conservati e di rilevanti fenomeni di vulcanesimo secondario. Nell’insieme risulta abbastanza antropizzata a causa di attività agricole urbane e turistiche. Da segnalare inoltre la presenza di un’estesa cava di pomice utilizzata fin dal periodo romano. Lipari presenta un notevole interesse soprattutto paesaggistico per la natura impervia e selvaggia dei suoi versanti. Prevalgono aspetti di vegetazione secondaria che risultano abbastanza diffusi in seguito ai processi di degradazione della vegetazione boschiva. Si tratta per lo più di arbusteti, macchia e garighe che ricoprono spesso estese superfici. Anche sotto il profilo floristico l’isola mostra un certo interesse per la presenza di alcune specie endemiche che assumono in alcuni casi un certo valore fisionomico-paesistico. Significativo è inoltre il passaggio, in particolare in periodo autunnale, dei passeriformi; abbondanti sono Turdidi e Silvidi. Tra i passeriformi di rilievo la presenza della magnanina. Lo stato di conservazione degli habitat può essere ritenuto discretamente conservato e consente di ospitare una fauna relativamente ricca con alcune specie endemiche, talora del solo arcipelago eoliano, o della sola isola di Lipari.