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Isola di Filicudi

La vegetazione naturale nel complesso risulta piuttosto degradata a causa di tagli e incendi. Attualmente l’isola è ricoperta da aspetti secondari arbustivi. In passato estese zone, soprattutto quelle meno acclivi, erano coltivate. Mentre oggi i coltivi sono limitati alle superfici in prossimità delle abitazioni. Le formazioni meno disturbate e comunque meglio conservate sono quelle alofile o sub-alofile costiere presenti sui costoni rocciosi e sciare. L’isola si trova su un’importante rotta migratoria per rapaci e cicogne che interessa lo stesso flusso migratorio dello stretto di Messina. Significativo è inoltre il passaggio, in particolare in periodo autunnale, dei passeriformi; abbondanti sono Turdidi e Silvidi. Tra i nidificanti le presenze più rilevanti sono rappresentate dalle colonie di Falco della regina, allocate sulle falesie rocciose. Interessante anche l’erpetofauna con una sottospecie, Podarcis raffonei, endemica del Faraglione La Canna posto a circa 1,5 Km a NW di Filicudi, che risulta attualmente escluso dal perimetro del sito; si propone pertanto l’estensione del suddetto perimetro per includervi questo importante isolotto.