L’intervista ha l’obiettivo di presentare il progetto LIFE A-MAR Natura 2000 a un sempre più grande pubblico di persone e stimolarne la curiosità. LIFE A-MAR è un progetto finanziato dall’Unione Europea attraverso il programma LIFE, dedicato all’ambiente e all’azione per il clima.
In particolare, LIFE A-MAR NATURA 2000 si occupa di far aumentare la conoscenza e la consapevolezza dei siti marittimi protetti della rete Natura 2000 in Italia e in Spagna attraverso azioni di comunicazione e divulgazione. Per questo motivo tra fine primavera e inizio estate si è tenuta la prima campagna velica che ha attraversato i siti Marittimi Natura 2000 nelle Regioni Sicilia, Sardegna, Liguria, Toscana, Campania e Lazio. Ciò che ha reso speciale questo tour è stato il fatto che le imbarcazioni messe a disposizione siano mezzi sequestrati alla criminalità organizzata, grazie alla fondamentale collaborazione con la Lega Navale Italiana, la quale ha felicemente sposato gli obiettivi del progetto, realizzando la parte operativa del tour. Permettere a “Lady Marianne” di tornare a navigare per scopi ambientali è una grandissima trasformazione sociale e di rinnovamento, parte dell’ambiziosa sfida del progetto LIFE A-MAR.
Un’altra importante azione, che possa ampliare e, soprattutto, coinvolgere un maggior pubblico di fruitori dei siti marittimi protetti è l’avvio dell’applicazione AMAR SEA LIFE. Grazie a essa turisti, diportisti, pescatori che si troveranno ad attraversare questi siti, potranno scoprire le meraviglie che questi luoghi offrono in termini faunistici e floristici. Il raggiungimento di questo pubblico permetterà, inoltre, di rendere le persone consapevoli delle buone pratiche che sarebbe auspicabile si tenessero per rispettare maggiormente gli habitat circostanti e per non intralciare il naturale svolgimento della vita marina e, ancor più, per imparare ad attraversarli senza lasciare impronte dannose.
LIFE A-Mar NATURA 2000 non può far a meno di ispirarsi ai fondamenti del “Laudato Sii” (2015) di Papa Francesco quando lancia la sfida: “È necessario adottare un approccio integrale per combattere la povertà, per restituire la dignità agli esclusi e nello stesso tempo per prendersi cura della natura”. Raffaele Grandi al microfono spiega come “Nei vari progetti di cui la Triton si occupa, c’è sempre una particolare attenzione al monitoraggio e al ripopolamento di specie protette, alla salvaguardia degli habitat e delle biodiversità” trovandone immediatamente connessione con gli “esclusi” dell’Enciclica di Papa Francesco. La divulgazione in Triton si applica, infatti, direttamente sul campo e si intreccia con tutte le persone, gli enti e la società con lo scopo di realizzare azioni verso il bene comune.