Si tratta di un sito marino costiero caratterizzato dalla presenza di diversi habitat marini con particolare riferimento alla presenza di Posidonia oceanica e di specie quali il tursiope e tartarughe marine. Le isole distano poche centinaia di metri dal promontorio di Capo Carbonara, col quale delimitano l’estrema propaggine meridionale della struttura granitica del Sarrabus. Hanno una morfologia determinata da tipici aspetti di degradazione del granito, con grossi massi erosi dal mare. La costa settentrionale si presenta a falesie col piede occupato da materiale franoso. L’area è interessata dalla istituzione del Parco geomarino di Villasimius. Le coste nel settore occidentale non sono molto ripide, mentre quelle del settore orientale sono più o meno frastagliate e ricche di falesie. La loro morfologia è determinata essenzialmente dal moto ondoso e dall’azione erosiva del vento. Lo Stagno di Notteri è una raccolta d’acqua marina che è stata racchiusa da due cordoni litorali i quali hanno unito alla terraferma l’isolotto di Punta Santo Stefano facendolo diventare un promontorio. L’interesse fitogeografico di questo sito è determinato dalla presenza del cavolo della Sardegna, endemica della Sardegna, della Corsica e di Pantelleria. La specie nell’Isola dei Cavoli dimostra una sua ottimalità biologica con esemplari ad alberello di grosse dimensioni e comunque di grandezza mai segnalata altrove. La qualità delle acque è legata all’alimentazione idrica salina e all’assenza di reflui organici che ostacolerebbero le formazioni dell’habitat prioritario “Lagune costiere”. Sito di habitat “Percorsi substeppici” con saracchio (o disa), rari lungo la costa orientale sarda.