Il golfo di Orosei è costituito da un’ampia falcata di circa 40 km di falesie, di pareti a picco, terrazze e scarpate di detriti dovute a rocce di tipo calcareo e solo marginalmente su terreni dal substrato granitico e scistoso. L’assetto morfologico e le dinamiche evolutive del territorio riflettono i caratteri classici delle aree carbonatiche, in cui si riconoscono e dominano le forme ed i processi evolutivi tipici dei territori carsici. Nell’area insistono due sistemi idrici i cui rami principali sono rappresentati dalla Codula di Sisine e dalla Codula di Luna, mentre altri sistemi di breve sviluppo drenano la restante parte del territorio. I corsi d’acqua, a regime spiccatamente torrentizio, in relazione ai caratteri geolitologici del substrato, presentano deflusso in alveo solo in occasione di eventi pluviometrici eccezionali durante i quali riescono ad arrivare al mare e a conferire al sistema costiero grosse quantità di materiale detritico. Questi apporti sedimentari alimentano le numerose spiagge ubicate all’interno delle insenature che si aprono lungo il profilo della costa che risulta dominata dalle alte falesie carbonatiche del Golfo di Orosei. Si tratta di uno dei siti di maggiore interesse per la presenza di un elevato numero di specie endemiche e rare, sia lungo la fascia litoranea e nelle falesie, sia nelle aree interne elevate. Il paesaggio vegetale è dominato dalle boscaglie di sclerofille sempreverdi con ginepro turbinato in ampi tratti in forma arborea e dalle leccete con diversa composizione floristica e struttura e in diverso stadio evolutivo. La macchia, soprattutto quella termo-xerofila si estende su ampie superfici alternata alle garighe a rosmarino, vulneraria di Corsica, ginestra del Monte Tului e la ginestra di Corsica. Assumono un significato particolare i grandi oleastri pluri-centenari presenti soprattutto a Santa Maria Navarrese. Sito importante per gran parte delle specie animali presenti nell’Isola, alcune prioritarie e presenti solo in Sardegna. Ultimo sito di riproduzione conosciuto per la foca monaca in Italia. Presenza di un grande numero di specie endemiche.