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Fondali Marini di Gaiola e Nisida

Il tratto di mare include l’Area Marina Protetta denominata “Parco Sommerso di Gaiola” e l’estensione a mare dell’isolotto di Nisida, e si presenta con una lieve pendenza in direzione sud-est e con falesie alte e scoscese in direzione sud-ovest. La costa è rocciosa, con l’eccezione di piccole baie con spiagge la cui sabbia ha origine vulcanica e organogena. Il bradisismo e l’erosione del mare hanno dato origine ad una conformazione a gradini della costa sommersa, e l’attuale e complessa geomorfologia dei fondali dell’area è il risultato non solo di processi naturali, ma anche del rimaneggiamento antropico avvenuto in epoca romana. La complessa geomorfologia del fondo marino determina la presenza di una grande varietà di habitat. Nelle zone più profonde delle secche della Callavara, della Badessa e di Gaiola si manifesta il coralligeno nel suo stato iniziale di formazione. Quest’ultimo è anche presente, insieme alle alghe fotofile, sui manufatti sommersi, mentre le grotte semi-sommerse di Trentaremi sono ricchissime di organismi marini.