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Capo di Pula

L’area in esame è costituita dall’area del sito preesistente “Sa Tanca e Sa Mura-Foxi Durci” e dall’area oggetto delle nuove indagini per l’espansione a mare del sito. L’area sede del SIC originario, ubicata appena fuori dal centro abitato di Pula, è costituita da una piccola area di foce fluviale pianeggiante, a regime idrografico più o meno costante. Per quanto riguarda la nuova area, questa è totalmente inclusa nel territorio del Comune di Pula, delimitata a N da Punta del Furcadizzo e dal Capo di Pula a S, comprende per quasi tutta la sua superficie l’area marina antistante l’abitato di Pula. Il nuovo perimetro comprende una ristretta fascia costiera e include totalmente lo specchio acqueo della Peschiera di Nora. L’ambiente marino è caratterizzato dalla presenza di un’estesa prateria di Posidonia oceanica, indicata dalla Direttiva Habitat come habitat prioritario (1120*).Questa si presenta in un complessivo buono stato di salute, alternando aree di prateria insediata sia su sabbia che su matte. Gli altri habitat presenti all’interno del sito sono eterogenei, sono presenti, oltre all’ambiente sommerso, habitat di spiaggia con dominanza di specie psammofile, habitat di scogliera con presenza di limonio endemico e l’habitat lagunare prioritario 1150*, di notevole valenza ecologica. La complessità ambientale è data dal coesistere di diversi fattori ecologici, riconducibili soprattutto alla vicinanza tra terra e mare. In questo ambito sono da segnalare gli habitat concernenti la zona ecotonale di contatto tra terra e mare, dove si conservano fitocenosi subacquee ben strutturate. La presenza di centri abitati, coltivi, aree sfruttate con pascoli e una generale pressione antropica legata al turismo nel periodo estivo hanno in parte eroso le formazioni vegetazionali originarie che, tuttavia si mantengono in uno stato di buona naturalità. All’interno dell’area in esame sono inoltre stati riconosciuti un Geosito, identificato nel”Tirreniano di Nora” e tre Geomorfositi: “Arco di Santa Vittoria” in prossimità del promontorio omonimo, “Isola di San Macario”, unico testimone in mare dei rilievi vulcanici di Sarroch e la “Penisola di Fradi Minoris e Laguna di Nora”. La peschiera di Nora è concessa in gestione ad una cooperativa che controlla l’attività di pesca, inoltre è presente un centro di recupero per la fauna selvatica (cetacei e tartarughe marine).